Recensione live

Gennaio 2002

Frank Gratkowski Quartet
Teatro Fondamenta Nuove - Venezia - Ottobre 2001


Francesco Cisternino

Frank Gratkowski è un musicista poco conosciuto nel nostro Paese. Tedesco, attivo soprattutto nel centro Europa, ha suonato in formazioni quali il Workshop Ensemble di Muhal Richard Abrams, la band di Klaus Konig, la Georg Grawe GrubenKlangOrechester. In qualità di solista ha saputo mettersi in evidenza per via di uno stile estremamente personale, secondo il quale il suo sax assume toni ora limpidi e quasi classicheggianti, ora convulsi e rumoristici.

Assieme al contrabbassista Dieter Manderscheid e al batterista e compositore americano Gerry Hemingway aveva formato alcuni anni addietro una band che si è distinta per un'intelligente compenetrazione di improvvisazione radicale con ricerche timbriche ardite. Al trio si è poi unito temporaneamente il trombonista olandese Wolter Wierbos; un lauto successo riscosso in giro per l'Europa ha lasciato intendere che la via del quartetto fosse quella più saggia. Così è stato.

E dunque il quartetto di Gratkowski ha avuto il compito di aprire la nuova edizione della rassegna veneziana di nuove musiche contemporanee Risonanze. Bello poter notare che il Teatro Fondamenta Nuove non abbia incontrato fatica alcuna a riempirsi: non capita spesso nei concerti di musica, diciamo così, di ricerca. La band ha alternato vecchi brani alle nuove composizioni contenute nel cd Kollaps (Red Toucan, 2000), sviluppando in esse un concetto di improvvisazione fatto di continue scomposizioni e ricomposizioni collettive a partire da frammenti scritti piuttosto che proposizioni interminabili di nuove frasi. Gratkowski, autore di una buona parte dei brani per i quali cura anche gli arrangiamenti, si è cimentato con il sax alto e con vari clarinetti fra i quali l'insolito contrabbasso, svelando una tecnica strumentale pregevole e nel contempo un'intesa sostanzialmente solida con i colleghi.

C'è un elemento che va rimarcato in particolare, vale a dire il fatto che la ricerca timbrica del gruppo sia realizzata nelle performance dal vivo solo ed esclusivamente con strumenti acustici: un archetto che sfrega il crash, misteriosi gorgoglii che passano per il trombone, impetuosi overtones da parte del sassofonista inducono ad un'articolata concezione del suono, che sembra voler essere reificato nella sua irriconoscibilità. Il pubblico ha accolto con entusiasmo i lunghi brani, riconoscendo la sincerità degli intenti dei musicisti.

Ai due notevolissimi appuntamenti successivi, prima con il compositore, chitarrista e sassofonista Elliot Sharp in duo con il bassista Steve Piccolo, poi con la grande cantante Shelley Hirsch, ha riservato un'identica accoglienza che speriamo di poter registrare nelle prossime sei puntate del Festival. A giudicare dalle anticipazioni giunte in redazione, si candiderebbero tra gli appuntamenti più interessanti di questa prima parte dell'anno.

Sito web di Frank Gratkowski:
www.gratkowski.com
Pagina web di Gerry Hemingway:
www.mindspring.com/~gerryhem